Per i 600 Euro ai professionisti non occorre la regolarità contributiva.

Con il  Decreto Interministeriale del 28.03.2020, pubblicato in data 01 Aprile 2020, sono state stabilite le modalità di attribuzione dell’indennità, prevista dal Decreto “Cura Italia” a valere sul Fondo per il reddito di ultima istanza, in favore dei lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.

Dalla predetta data del 1° aprile, dalle ore 12.00 è quindi possibile chiedere, l’indennità di Euro 600,00.

La richiesta non va fatta all’INPS ma direttamente alla Cassa di previdenza privata di appartenenza. Alcune Casse di Previdenza hanno pubblicato sui loro siti istituzionali che si accettavano domande solamente dal pomeriggio.

Diversamente dalle notizie circolate in prima battuta, non si rinviene alcun riferimento al requisito della regolarità contributiva del richiedente, per cui potranno presentare domanda anche i professionisti e lavoratori autonomi che non abbiano adempiuto agli obblighi contributivi previsti con riferimento all’anno 2019.

Anche per gli altri requisiti necessari per avere diritto è necessario qualche chiarimento: l’indennità di 600 euro è riconosciuta:

  1. ai lavoratori autonomi che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo, assunto al lordo dei canoni di locazione breve e soggetti a cedolare secca, non superiore a 35.000 euro, la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, senza che si debba documentare alcunché;
  2. ai lavoratori autonomi che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo, assunto al lordo dei canoni di locazione breve e soggetti a cedolare secca, compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e abbiano cessato la partita Iva tra il 23.02.2020 e il 31.03.2020 o ridotto o sospeso l’attività (queste ultime due fattispecie si sostanziano nella comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019.

Le casse di previdenza stanno mettendo a posto i form da compilare per dichiarare quanto sopra.

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