Buste paga, stop al pagamento in contanti degli stipendi da luglio 2018!

La Legge di Bilancio 2018 ha stabilito che dal 1° luglio 2018 non sarà più possibile per i datori di lavoro il pagamento in contanti degli stipendi. La nuova norma servirà a combattere forme elusive dei rapporti di lavoro.

Nella Legge di Bilancio viene stabilito che dal 1° luglio 2018 datori di lavoro e committenti potranno pagare le retribuzioni, nonché gli anticipi di retribuzione, solo attraverso mezzi di pagamenti tracciabili.

Pagamento in contanti degli stipendi, stop da luglio 2018

Come detto sopra la norma stabilisce che a partire dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro e i committenti, non potranno più procedere al pagamento in contanti della busta paga di lavoratori dipendenti e parasubordinati. Il pagamento della busta paga potrà avvenire solo tramite banca o ufficio postale come di seguito indicato:

  1. bonifico su conto corrente con codice IBAN indicato dal lavoratore;
  2. altri strumenti per i pagamenti elettronici;
  3. pagamento in contanti direttamente in banca o alla posta, solo se il datore di lavoro ha aperto un c/c di tesoreria con mandato di pagamento;
  4. tramite assegno bancario o circolare; questo potrà essere consegnato direttamente al lavoratore o a un suo delegato. Si potrà delegare solo in caso di effettivo e comprovato impedimento e solo al coniuge, al convivente o altro familiare o affine del lavoratore, comunque con età sopra i sedici anni.

Firma della busta paga e prova del pagamento

Oltre allo stop del pagamento in contanti degli stipendi la norma fissa anche un altro principio. La firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce in alcun caso prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione spettante.

Le due norme sono correlate, infatti se in precedenza la firma della busta paga poteva in alcuni casi avere valenza di quietanza ora non vi potranno essere più dubbi. Questo perché la prova dell’avvenuto pagamento sarà la traccia del pagamento stesso.

 

A chi si applica il divieto di pagamento in contanti della busta paga?

Il divieto di pagamento in contanti della busta paga vale, per espressa volontà della norma, per tutti i rapporti di lavoro indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto.

 

Pagamento in contanti dello stipendio, sanzioni

Al fine di far rispettare l’obbligo da tutti i soggetti indicati dalla norma sono state indicate anche le sanzioni applicabili ai contravventori.

Al datore di lavoro o committente che viola l’obbligo di pagamento tracciato delle retribuzioni è punibile infatti con una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *